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Visualizzazione dei post da 2013

Dialogo, di Papa Francesco e Eugenio Scalfari

Papa Francesco, uomo dell’anno secondo il Time, ed Eugenio Scalfari, noto editorialista de “La Repubblica”: sono i protagonisti di “Dialogo tra credenti e non credenti”, un libro che raccoglie le loro conversazioni scritte avvenute in questi ultimi mesi sulle pagine di un giornale. La parola “Dialogo”, scelta come titolo, ha una forza dirompente perché va oltre il mero significato di conversazione e confronto: è apertura all’altro, desiderio di “fare un tratto di strada insieme”. La straordinaria novità deriva dal fatto che per la prima volta un papa, Francesco, ha scritto a un giornale, il quotidiano “Repubblica”, per rispondere ad una persona che , tra l'altro, si dichiara ate a e proprio in quanto tale vuole capire fino dove arrivi la portata rivoluzionaria di questo nuovo Vescovo di Roma, come ama definirsi Francesco.  Già il nome "obbliga terribilmente" : per la prima volta nella storia è Francesco, il santo più amato che ha scelto la povertà e l'umiltà i

Olive comprese, di Andrea Vitali

Leggendo questo libro ho avuto l’impressione di vedere crescere un albero con un proliferare di ramificazioni che si sono sviluppate a dismisura. Quasi fuori controllo. La storia, ambientata a Bellagio, un paese sul Lago di Como, è diventa un po’ alla volta un affresco colmo di vicende ricche di dettagli, divertenti fraintendimenti, e personaggi dai tratti talmente delineati che pare quasi di poter toccare. E’ un ritratto preciso e al tempo stesso leggero della provincia italiana nel ventennio fascista: peccato si perda di vista il nucleo del racconto, sommerso da tutte le altre storie che crescono, accavallandosi le une sulle altre. Sovrabbondanti. Vitali ha sicuramente un’invidiabile capacità affabulatoria e una distintiva originalità nell’aprire e chiudere i capitoli, come fossero infilati in una lunga catena. Comincia con la morte della novantenne vedova Fioravanti per apparenti cause naturali, ma poi la faccenda si complica all'apparire dei vari personaggi, tra cui i

L'economia giusta, di Edmondo Berselli

Un saggio breve ma molto denso, da leggere e anche rileggere per gli innumerevoli spunti che offre. E’ un concentrato di idee, visioni e considerazioni, uniti dall’acume dell’editorialista modenese scomparso. Un libro che non ha la pretesa di dare risposte né soluzioni certe di fronte ad uno scenario così complesso e mutevole come quello attuale, dove l’economia si intreccia a tanti aspetti della vita politica, sociale e culturale. Quale alternativa ci può essere ora che sono crollati i modelli del capitalismo, del liberalismo e anche della new economy? A confronto i due sistemi economico-sociali: quello nordamericano e quello renano, ovvero europeo, per tentare di trovare una sintesi che offra una strada aperta al futuro: dall’economia sociale di mercato alla dottrina sociale della Chiesa cattolica. Idee un po’ vintage? Forse, ma che nel dopoguerra hanno assicurato alle generazioni europee una notevole crescita economica e la stabilità sociale in un rapporto tale per cui una alim

L'arte di scrivere

“ L'arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla ”. Italo Calvino, il cavaliere inesistente

Dentro la notizia, di Massimo Tosti

  False prospettive, gioco di specchi con diversi livelli che rimandano l’uno all’altro e creano un’illusione, come nei disegni di Escher. Il romanzo ha due protagonisti legati da un rapporto di reciproca dipendenza: entrambi scrivono un romanzo che ha l'altro come protagonista. I capitoli e le loro vite si alternano, ma devono essere letti in sequenza perché il destino di ognuno dei due dipende dell'altro, ma il meccanismo si inceppa nella mancanza di coerenza che, pur nella visione surreale, mina la “credibilità” della storia. Perché anche una storia di pura fantasia, lontana dai canoni del realismo, deve essere credibile, ovvero deve convincere il lettore e portarlo per mano nella storia. Il libro ha una sua assoluta attualità, nonostante sia stato scritto oltre 20 anni fa, in quanto racconta in anticipo Tangentopoli, il degrado della classe politica italiana e le origini dell’antipolitica. Non a caso alla fine degli anni ottanta non ha trovato una casa editric

La Corsica, a sorpresa

Progettare per tempo un viaggio e all’ultimo momento cambiare completamente destinazione amplifica ancora di più la sensazione di libertà che deriva dal viaggiare. Così è capitato a noi, che avevamo l’idea di raggiungere la Croazia, poi le previsioni meteo ci hanno fatto cambiare programma il giorno prima di partire. Internet ci mostrava la Corsica come l’unica zona sgombra da nuvole per una settimana ed è così che abbiamo scoperto senza preavviso le meraviglia di quest’isola che unisce più anime: quella di un mare cristallino dai colori che variano dall’azzurro chiaro al verde smeraldo, con baie sabbiose, rocce disegnate e scogliere mozzafiato; ma anche quella di montagne alte e verdi, con le cime che ricordano le Dolomiti e boschi di abeti; dove si è francesi, con un forte senso di unicità, ma si parla anche italiano, perché l’Italia è sempre stata qui e si vede.  L’itinerario si è costruito seguendo l’intuito, le parole scambiate con la gente, le informazioni raccol

Ascolta la mia voce, di Susanna Tamaro

Una recente, personale, curiosità verso la città di Trieste mi ha portato a prendere in mano un libro che avevo abbandonato nella mia libreria, comprato da tempo immemore e poi lasciato lì, dimenticato, in attesa che arrivasse il momento giusto. Ammetto che verso Susanna Tamaro ho nutrito parecchio pregiudizio: una scrittrice “melensa”, su cui in diversi non hanno risparmiato una certa ironia. Questo mi ha sicuramente trattenuto, fino a quando, un pomeriggio afoso di inizio agosto, spinta da uno stato d’animo consono a tale pregiudizio, ho ritrovato il libro, aperto anche con la curiosità di carpire un punto di vista sulla città friulana. I pregiudizi non si sono rivelati del tutto infondati, però mi sono fatta trascinare dal ritmo di una narrazione intima e “sentita”, protesa verso le grandi domande sul senso della vita, sulle nostre radici e su ciò che ha realmente valore ed è la base per costruire l’avvenire; quesiti che prima o poi si devono affrontare, a meno che non si vi

Che la festa cominci, di Niccolò Ammaniti

Niccolò Ammaniti non finisce di stupirmi. Dopo aver letto “Io non ho paura”, toccante storia del rapimento di un bambino, e “Ti prendo e ti porto via”, romanzo di solitudine e destini segnati, questo libro spiazza per il cambio di registro. E’ l’Italia fatta a pezzi in una sfrenata e ironica Apocalisse, quella di una mondanissima festa romana, tanto megalomane e sontuosa, quanto ridicola e kitsch, nella cornice di Villa Ada trasformata in una giungla piena di animali esotici comprati in circhi bulgari e caricature di celebrità presenzialiste e impasticcate. Una sorta di fine impero, specchio di questi tempi. Viene in mente il recente film di Paolo Sorrentino, “La grande bellezza”, dove Roma appare vip e sfrenata, che si abbandona agli eccessi per sfinimento. La festa di Ammaniti è raccontata seguendo le vicende di personaggi che sono lì per motivazioni piuttosto bizzarre: chi per commettere un omicidio e riscattarsi da una vita insulsa, chi per trovare una donna d

Alienazione

"Nell'alienazione universale l'unica autenticità possibile è quella riflessa e relativa". Claudio Magris

Gli occhi della verità, di Paolo Giannasi

Complimenti per la determinazione nell'aver portato a compimento un progetto che sicuramente covava da anni, per averci creduto al punto di farlo. Mettere nero su bianco i racconti di genitori, nonni e conoscenti per trasformarli in un romanzo con le caratteristiche del giallo, per chi nella vita si occupa di tutt'altro che scrivere, è stato vincere una sfida. La trama tiene insieme i pezzi della memoria , collega i fatti storici del periodo repubblichino e dell'occupazione nazista a Vignola, riproponendoli con spunto creativo. A chi potevano interessare questi fatti? Come trovare un filo per cucirli insieme dandogli un senso narrativo che stimolasse l'interesse del lettore? Le risposte sono state trovate: per questo si soprassede a scrittura e stile troppo scolastici che tradiscono il dilettantismo. E' sufficiente la volontà per essere scrittori, oppure bastano coraggio e convinzione?

Kisses from London

Mai dare nulla per scontato. Il viaggio è anche una riscoperta di sé: permette di guardarsi attraverso la conoscenza di ciò che è altro, diverso. Apriamo porte nuove, attraversiamo strade che non avremmo mai creduto. La cartolina da inviare non è mai l'idea che avevamo alla partenza ma una nuova, imprevista immagine di noi e degli altri.  Non è (quasi) mai come lo avevamo immaginato. Per fortuna!

Visibile disarmonia

"L'armonia invisibile è una sfera perfetta e incontaminata. Quella visibile, invece, si deforma continuamente sotto il peso della realtà", Eraclito

Genziane

Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera. Pablo Neruda

Nel mare ci sono i coccodrilli, di Fabio Geda

Enaiatollah è un bambino afghano di dieci anni che viene abbandonato dalla madre la quale, con questo gesto disperato, vuole proteggerlo. Suo padre è morto lavorando e il carico del camion che guidava è andato distrutto. Il debito è ricaduto sulla sua famiglia e come risarcimento il datore di lavoro vuole prendersi suo figlio maggiore. La madre lo ha nascosto dal padrone e dai talebani fin che ha potuto, poi lo ha accompagnato in una città del Pakistan dove lo ha abbandonato. Però gli fa promettere tre cose prima di lasciarlo: non usare mai droghe e armi, non rubare e non truffare gli altri. Da quel momento per Enaiat finisce bruscamente l’infanzia e inizia un duro periodo in cui impara a sopravvivere adattandosi alle situazioni più dure, viaggiando con i trafficanti di uomini: in Pakistan lavora senza paga, solo per avere un posto dove dormire e fa il venditore ambulante; in Iran diventa muratore e tagliatore di pietre; poi si sposta in Turchia, dopo un viaggio in condiz

Per chi osa

"È veramente bello battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione. Perdere con classe e vincere osando perché il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante". Charlie Chaplin

Acciaio, di Silvia Avallone

Due amiche, cresciute insieme come sorelle in un quartiere operaio della Piombino delle acciaierie, quelle che emergono come un mostruoso castello meccanico agli occhi dei turisti diretti all’isola d’Elba, sono le protagoniste di un romanzo molto “vivo”, coinvolgente per la capacità della scrittrice di rendere reali, “vivi” appunto, i personaggi che lì, in quel quadro, si muovono nelle loro vite. Anna e Francesca hanno quasi 14 anni e tutto da scoprire: all’inizio le troviamo in una spiaggia a ridere e scherzare insieme ad altri ragazzi, con la malizia di allegre adolescenti, leggere ma consapevoli del potenziale effetto della loro bellezza che sta sbocciando. Subito però vediamo il retroscena che le accompagna, ovvero lo sfondo degradato della periferia di via Stalingrado, descritta con tocchi quasi fotografici. Fotografie in bianco e nero, nonostante i colori di Anna e Francesca, una bruna e l’altra bionda. Emergono le loro famiglie e le figure degli amici che ruotano attorno

Vita di Pi

                                         Sempre Modena, da via Sant'Eufemia                                           "Le cose non andarono affatto come previsto, ma che volete farci? Bisogna prendere la vita come viene e trarne il meglio che si può". da Vita di Pi " Things did not go quite as planned, but what can you do ? Have to take life as it comes and make the best that you can ." from Life of Pi

Le notti bianche, di Fedor M. Dostoevskij

Giorno della Liberazione passato con “Le notti bianche” di Dostoevskij, romanzo breve letto in edizione economica. La panchina sul lungofiume di una deserta Pietroburgo e la mia sedia sdraio davanti ad un solitario panorama montano, in compagnia del sognatore e delle sue paranoiche confessioni notturne fatte ad una bizzarra fanciulla in attesa del ritorno del suo innamorato. Uno scorcio di vita appena sfiorato e subito perso, per un uomo incapace di vita pratica. Ed è vero: l’umanità si divide in chi vive perfettamente in sintonia con la vita, senza filtri, e in chi ne è distante e non riesce ad accordarsi con essa. Chi è in contatto diretto con il proprio respiro, e chi vive pensando che sta respirando. 

L’eleganza del riccio, di Muriel Barbery

Il senso della vita è un tema presente con forza in questo romanzo che ha due insolite protagoniste, figure in incognito, volutamente nascoste dietro l’immagine che la società pretende da loro: una geniale adolescente che finge di essere una normale, banale, dodicenne, e una portinaia dall’aspetto dimesso, che fa di tutto per nascondere una vastissima cultura e un’intelligenza fuori dal comune. Renèe è portinaia in un lussuoso palazzo parigino abitato da una ricca e autoreferenziale borghesia che non è in grado di vedere oltre le scontate apparenze. In quello stesso palazzo risiede anche Paloma, figlia di un noto parlamentare, con una mamma nevrotica e una sorella maggiore perfettamente integrata nel sistema. Le due protagoniste raccontano, in forma di duplice diario, il loro particolare punto di vista, guardando con occhi lucidi e implacabili il mondo che le circonda.    “La gente crede di inseguire le stelle e finisce come un pesce rosso in una boccia – scrive Paloma - Mi chiedo

Giorni migliori

Non ci sono percorsi più brevi da cercare, c’è la strada in cui credi e il coraggio di andare. I giorni migliori, Tiromancino

Sulla Sponda del Fiume Piedra...

"L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo." Paulo Coelho, Sulla Sponda del Fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto "Love is always new. It does not matter that we love once, twice, ten times in life we are always faced with a situation we do not know . 's Love can lead us to heaven or hell , however, leads us to some place." Paulo Coelho, On the Shore of the River Piedra I Sat Down and Wept

L’avventura di due sposi, Gli amori difficili di Italo Calvino

Arturo ed Elide sono due giovani sposi, entrambi operai, e a causa dei turni di lavoro sfasati non riescono a incontrarsi che per brevi attimi ogni giorno, quando uno entra in casa e l’altro sta per uscire. La loro vita è, dunque, scandita dagli orari della fabbrica, caratterizzata da azioni abitudinarie e ripetitive che si caricano però di struggente intensità, garbatamente colta e acutamente espressa dall a voce dello scrittore ligure. Vale la pena riportare alcuni passi in cui la descrizione realistica di piccole azioni e gesti quotidiani si carica di un phatos commovente e persino drammatico, come in una pellicola neorealista. L’intensità dei fuggevoli sguardi, le piccole carezze, la presenza nell’assenza, i sentimenti trattenuti, non possono lasciare indifferente chi conosce l’emozione dell’amore. Forse, Arturo ed Elide, imprigionati dal condizionamento del turno in fabbrica, diventano l’emblema di tutte le coppie e del loro eterno desiderio di ritrovarsi. “

Leielui, di Andrea de Carlo

Se si desidera leggere una storia d’amore, tecnicamente ben scritta e tutto sommato coinvolgente, “Leielui” è il romanzo giusto. L’importante è non avere troppe aspettative. I protagonisti sono una “lei”, Clare Moletto, americana che vive in Italia da anni con un quasi ex-fidanzato, e un “lui”, Daniel Deserti, scrittore in piena crisi creativa ed esistenziale. Fanno da sfondo una grigia Milano e pittoreschi scorci marini liguri e francesi durante una caldissima estate. L’incontro casuale tra i due mette in discussione le loro vite e la narrazione di sviluppa portando a capitoli alterni i punti di vista di entrambi. L’idea potenzialmente interessante e l’abile scrittura stridono con un disegno che risulta poco credibile: troppo stereotipati i personaggi, i protagonisti e quelli di contorno, e la trama raggiunge tratti che sconfinano nel risibile, in particolare con il finale. Vien da pensare che la crisi creativa di Daniel sia la stessa che attraversa Andrea De Carlo. Però, se

L’ultima riga delle favole, di Massimo Gramellini

Mi spiace, tanto, ma non mi è piaciuto. Leggo quasi quotidianamente il “Buongiorno” sulle pagine de La Stampa.it, apprezzandone la sagace ironia, lo stile leggero eppure preciso e tagliente come una lama, e ho riso e mi sono commossa leggendo addirittura a voce alta in un solo giorno “Fai bei sogni”. Purtroppo trovo che “L’ultima riga delle favole” sia un libro troppo meccanico , freddo nel trasferire i pensieri in immagini. Intuisco sia la fase precedente alla genesi del secondo libro di Massimo Gramellini, quello ben riuscito, quando le idee sono ancora sospese, ragionate ma aride, nel momento in cui vivono in uno stato embrionale attendendo l’arrivo dell’ispirazione. L’allegoria non basta, la favola non convince, il filo della narrazione non coinvolge perché è continuamente intrappolato da un’introspezione che non ha corpo né anima, nonostante l’ambientazione sia in immaginarie Terme dell’Anima dove il protagonista è finito per rigenerarsi, superare i traumi della sua infanzia

La neve

La neve Del mondo la più tacita creatura, quando scende leggera nell'aria, spegne i tuoi passi e soffoca le voci troppo sonore. ... di Helge Rode