Mi incuriosiva l’idea di un romanzo avvincente su sfondo storico, ed in particolare il Quattrocento fiorentino con la famiglia dei Medici come protagonista. Cospirazioni e intrighi nel periodo del Rinascimento potevano essere ingredienti giusti per costruire una trama appassionate. Vincitore del Premio Bancarella, prometteva bene, peccato che la lettura si stia trascinando a fatica. E non per la complessità del testo, che è decisamente abbordabile per chiunque abbia almeno la quinta elementare, ma per la banalità delle situazioni e dei protagonisti, imprigionati in fastidiosi stereotipi: Cosimo, intelligente, abile nel muoversi in un contesto di intrighi e corruzione, ma buono nell’animo, buono come lo sono i personaggi delle favole, dove è tutto bianco e nero; Contessina, la moglie innamoratissima, sposata non per ragioni di potere o scelte famigliari ma per amore vero, puro, pronta a dare la vita per il suo uomo; il fratello Lorenzo, anche lui dalla parte dei buoni, non proprio
Libri, recensioni e qualche divagazione per lettori curiosi