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Visualizzazione dei post da 2017

I Medici. Una dinastia al potere, di Matteo Strukul

Mi incuriosiva l’idea di un romanzo avvincente su sfondo storico, ed in particolare il Quattrocento fiorentino con la famiglia dei Medici come protagonista. Cospirazioni e intrighi nel periodo del Rinascimento potevano essere ingredienti giusti per costruire una trama appassionate. Vincitore del Premio Bancarella, prometteva bene, peccato che la lettura si stia trascinando a fatica. E non per la complessità del testo, che è decisamente abbordabile per chiunque abbia almeno la quinta elementare, ma per la banalità delle situazioni e dei protagonisti, imprigionati in fastidiosi stereotipi: Cosimo, intelligente, abile nel muoversi in un contesto di intrighi e corruzione, ma buono nell’animo, buono come lo sono i personaggi delle favole, dove è tutto bianco e nero; Contessina, la moglie innamoratissima, sposata non per ragioni di potere o scelte famigliari ma per amore vero, puro, pronta a dare la vita per il suo uomo; il fratello Lorenzo, anche lui dalla parte dei buoni, non proprio

Lo scudo di Talos, di Valerio Massimo Manfredi

Un viaggio nella storia antica insieme a Valerio Massimo Manfredi, scrittore e archeologo, che ha creato personaggi affascinanti e nel contempo verosimili, per rivivere in un’avvincente lettura alcuni degli episodi più significativi di un remoto passato. Segue la descrizione della prima parte del libro, con l’obiettivo di stimolare la curiosità da parte del lettore che vorrà poi arrivare fino all’ultima pagina. Ambientato a Sparta, la storia inizia poco prima delle guerre persiane. Protagonista è Talos, figlio di uno spartiato, Aristarchos, abbandonato nel bosco da piccolo perché nato con un piede zoppo. Il bambino non sa nulla delle sue origini e viene ritrovato da Kritolaos un vecchio pastore Ilota, che lo cresce come un figlio. Kritolaos svelerà a Talos di essere il custode dell’armatura di Aristodemo, re dei Messeni, il popolo da cui provengono gli Iloti, senza svelargli fino in fondo il suo segreto. Il vecchio regala a Talos l’arco che fu del mitico Re e inizia ad ins

L’arte di essere fragili, Alessandro D’Avenia

Alessandro d'Avenia ci propone un'interessante rilettura attualizzata di Giacomo Leopardi, in sintonia con lo sguardo dei giovani (e non solo) di oggi, sui quali il poeta di Recanati può ancora esercitare fascino e attrattiva, per aiutarli a capire meglio se stessi, le loro fragilità e il mondo, che in fondo è governato dalle medesime logiche: l’eterna ricerca di equilibrio tra cuore-ragione, natura-intelletto, finito-infinito. D'Avenia mette in luce il potere dell'immaginazione, quella che aveva illuminato Leopardi conferendogli quel l'energia che ancora oggi è vitale, e offre spunti preziosi per conoscere e apprezzare il poeta, per chi fa scuola come mestiere e per chi la frequenta da studente. Dispensa soprattutto parole piene di speranza, a volte un po’ troppo enfatiche, per chi ha ancora il desiderio di lasciarsi trasportare da questa corrente. L'autore, a mio parere, tende a perdersi, anzi a 'naufragar in questo mare', in pericoloso bilic

Storia di chi fugge e di chi resta, Elena Ferrante

Non potevo lasciare la storia di Lila e Lenù proprio nel momento in cui quest’ultima, diventata scrittrice, presenta il suo romanzo in una libreria milanese e tra il pubblico compare nientemeno che Nino, il grande amore della sua adolescenza. Così finisce il secondo volume della saga de “L’amica geniale”: il terzo, dal titolo “Storia di chi fugge e di resta”, è dedicato soprattutto alla storia di Elena, diventata ormai una donna che, lasciata Napoli, si è sposata ad un giovane rampollo di una famiglia agiata di intellettuali progressisti diventato precocemente professore universitario a Firenze. Ci sono tutte le premesse per una vita felice, piena di soddisfazioni, che ha riscattato le fatiche degli anni di studio permettendole di uscire dal rione napoletano, ma l’ombra di Lila rimane ad offuscare quel senso di rivincita di cui la protagonista ha bisogno. Solo Lila sembra riuscire a vivere intensamente.  Il romanzo racconta le vicende di Elena, moglie frustrata e madre di due

Storia del nuovo cognome, Elena Ferrante

Continua la storia delle due amiche, Lila e Lenù, iniziata nel primo libro intitolato “L’amica geniale”, che prosegue in altri due volumi. Nel secondo le vicende si sviluppano, poi escono dal rione napoletano in cui sono nate le due protagoniste e riguardano la loro adolescenza. Il filo che tiene legati tutti i personaggi del rione diventa una sorta di tela di ragno nella quale, però, Lila rimane invischiata, a differenza di Lenù. La seconda, che è la voce narrante, sembrerà sottotono rispetto l’altra, che vive una fase di apparente splendore grazie al matrimonio con il figlio del temutissimo Don Achille, Stefano, che assume le sembianze del pacificatore del rione: dimostrerà una predisposizione al guadagno aprendo ben due salumerie e investendo nel calzaturificio della famiglia di Lila. Naturalmente quel che appare in facciata, ha un retro nascosto, tutto da scoprire. Il sontuoso matrimonio delle sedicenne Lila con Stefano, che fa sognare e invidiare tutto il rione, porta già in