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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Sei lezioni di Storia, di Valerio Massimo Manfredi

Ulisse, Alessandro Magno, Giulio Cesare. Giganti della storia antica raccontati da Valerio Massimo Manfredi con il suo abituale stile divulgativo e accattivante. Sei lezioni di Storia (con la S maiuscola) e altre incursioni nel mondo antico è un piccolo saggio, tascabile, che si può infilare comodamente in borsa e portare con sé mentre ci si trova, ad esempio, di fronte ad un bel panorama rilassante, per lasciarsi accompagnare piacevolmente indietro nel tempo alla scoperta dei Templari o delle misteriose rotte dei Fenici ai confini del mondo. “La Storia comprende tutto. La Storia è tutto”, scrive l’autore. Nel volumetto è compreso anche un discorso tenuto da Manfredi per l’Università Ca’Foscari di Venezia, in piazza San Marco nel 2013, immagino di fronte ad un pubblico di neo laureati, di cui voglio riportare un passo: “La felicità non è né una vacanza esotica, un’auto di lusso o un capo firmato. La felicità è quella di sapere, di rendersi conto di aver fatto la cosa giusta, di aver

MOON DAY, 50 anni dopo

Astolfo era andato sulla Luna per recuperare il senno di Orlando e trova anche altre cose “perdute” dagli uomini, come le lacrime e i sospiri degli innamorati. Leopardi ha cantato la Luna, così come Baudelaire , Shakespeare e altri poeti, compresi i Futuristi quando hanno “ucciso il chiaro di Luna”. Il cinema ha fantasticato sul nostro satellite, rimasto un grande sogno fino all’allunaggio nella notte tra il 20e il 21 luglio di 50 anni fa, quando i due astronauti Armstrong e Aldrin hanno messo piede sul famoso “Mare della tranquillità”, così era stata chiamata quella porzione di terra nella quale sarebbe scesa la prima navicella umana, mentre il terzo pilota Micheal Collins  continuava a orbitare intorno al satellite sentendosi l’uomo più solo dell’universo. Sulla Terra si stava festeggiando, almeno sul lato Occidentale, perché dall’altra parte della cortina di ferro i Russi rosicavano, battuti nella corsa spaziale in piena Guerra Fredda. Hollywood ha contribuito a costruire l’en

Tutto su mia nonna, di Silvia Ballestra

Io ho un vizio, o una qualità, o semplicemente una caratteristica che, comunque sia, non esiterei a definire un po’ schizofrenica: leggo più libri in contemporanea. A seconda dell’umore, del tipo di giornata o delle condizioni del luogo di lettura, scelgo se proseguire con uno o con l’altro. Naturalmente succede che ce ne sia qualcuno che mi piace di più e qualche altro che apprezzo meno, di conseguenza la progressione delle pagine avanza con un ritmo totalmente diverso. I libri che non mi piacciono si fanno lenti e pesanti, mentre gli altri scorrono che è una bellezza. Ecco che in questo periodo ho a che fare con tre libri, due romanzi e un breve saggio. Il primo che ho iniziato è ancora fermo a metà, il secondo l’ho appena finito. Mi viene da farne un confronto perché nella loro diversità hanno qualcosa in comune: entrambi trattano un argomento a me caro, ovvero i rapporti familiari nel tempo. Il primo, di cui forse scriverò qualcosa nei prossimi post, è melenso e scontato, permeat