Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2016

L'amica geniale, di Elena Ferrante

Proprio nei giorni in cui finivo di leggere L’amica geniale, primo di quattro libri ormai best seller internazionali, sui giornali esce la notizia sulla vera identità dell’autrice, Elena Ferrante. Un’indagine da spy story si preoccupa di analizzare i flussi economici dalla casa editrice ad una sua traduttrice dal tedesco, di scovare i suoi acquisti immobiliari per dedurre che non può essere che lei la scrittrice del momento, che in questi anni ha fatto la scelta dell’anonimato, trovandosi uno pseudonimo che evidentemente ricalca un’altra autrice della letteratura italiana, Elsa Morante. Ma per quale motivo dobbiamo preoccuparci di sapere chi sia veramente? Cosa cambia per i lettori e quale valore aggiunto può dare una simile informazione? L’unica conseguenza è una possibile e sgradevole violazione della privacy di una persona e nulla di più. Anzi, personalmente preferisco continuare a pensarla avvolta nelle nebbie di un mistero che non importa decifrare.  Fin dalle prime righe de

Questo incanto non costa niente, di F. Guccini e L. Macchiavelli

Un racconto in nero, com’è definito nella raccolta “Stesso sangue” dedicata al noir nella quale è contenuto, scritto a quattro mani. Ci immergiamo nelle atmosfere del primo periodo fascista in un’Italia che poco per volta sta scivolando verso la perdita della libertà e la catastrofe della guerra. La storia è ambientata nell’Appennino tosco-emiliano, nei luoghi di villeggiatura dell’alta borghesia bolognese: dietro a centri termali, cinematografi e sciroppi all’Amarena Fabbri, si nascondono torbide situazioni e oscuri conflitti tra chi è pro e chi contro il regime. Al giovane maresciallo Santovito, in cui traspare una crescente avversione al fascismo, è affidata segretamente l’indagine per scoprire se l’incidente d’auto costato la vita al giovane camerata Romano Pareschi sia in realtà un omicidio politico. Il confine con il male, la deriva totalitarista che spazza via ogni ingenuità dei giovani dell’epoca, sono le note dominanti di un racconto coinvolgente dalla prima all’ultima ri

Il passato è una terra straniera, di Gianrico Carofiglio

Giorgio è un bravo ragazzo: studia giurisprudenza e ha una fidanzata. La sua vita regolare subisce un’interruzione nel momento in cui incontra Francesco, un personaggio ambiguo che lo introduce in un mondo lontanissimo dalla sua realtà quotidiana. Giorgio ne subisce la fascinazione e sembra perdere la propria capacità di giudizio, facendosi influenzare da Francesco al punto da seguirlo in una serie di avventure dal sapore picaresco, ma che si inclinano sempre più al di fuori delle regole e della legalità. Per cominciare il gioco d’azzardo per poi arrivare anche al traffico di droga. In parallelo si sviluppa un’altra storia che apparentemente sembra scollegata a quella di Giorgio e Francesco, che ha come protagonista un altro giovane, il comandante Chiti, che guida il nucleo operativo della polizia di Bari, la stessa città in cui vivono gli altri due personaggi. Chiti, una sorta di alter ego speculare di Francesco, si trova alle prese con uno stupratore seriale. E’ chiaro che le due

Contro la dittatura del presente, G. Zagrebelsky

La parabola dell’Isola di Pasqua come metafora di un mondo che si autodistrugge. Così apre Zagrebelsky il suo libro intitolato “Contro la dittatura del presente”, la stessa che ha raccontato in piazza Grande a Modena durante il Festival Filosofia a settembre del 2015, ovvero sul vivere il presente come se non ci fosse un domani, senza pensare alle generazioni che verranno; consumare le risorse, di qualunque tipo, che siano alberi o denaro, senza prendersi impegni con chi ci sarà dopo di noi. Una scelta che porta alla distruzione del futuro. Generazioni onnivore che cannibalizzano ogni cosa lasciando ai propri figli una terra nuda: immagine estrema, incarnata dalla storia dell’Isola di Pasqua, inizialmente ricca e fertile, diventata poi vuota e sterile in misura proporzionale alla grandezza dai celebri monoliti dei Moai che decantavano il potere. L’isola di Pasqua come la terra e i suoi dodici clan che interagiscono tra loro come facciamo noi nel nostro mondo globalizzato. Questo pe

Il libro di Julian (a Wonder story), di R. J. Palacio

Mancava il suo punto di vista, quello del ragazzino dispettoso fino a diventare bullo e creare quell'atmosfera di ostilità attorno ad Auggie, che chiama il 'fenomeno da baraccone' per via di quell’aspetto deformato da una rara sindrome genetica. L'autrice precisa che aveva sempre avuto una storia anche per Julian, ma era abbastanza negativa e lunga. Aveva bisogno, quindi, di un libro tutto suo per venire fuori, per raccontare anche lo sguardo e il pensiero del ragazzino 'cattivo'. Ma cosa c'è dietro quella cattiveria? Anche il secondo libro della serie Wonder mette in luce i vari punti di vista da cui si guarda il mondo, il mettersi nei panni degli altri. Sempre l'autrice racconta che è stata una frase a dare il via alla storia di Julian: 'Sii gentile, perché chiunque incontri sta combattendo una dura battaglia'. Ed è la lezione che apprende Julian nella sua storia che lo accompagna verso la scoperta del rimorso, dopo aver combattuto la s

Dictator, di Andrea Frediani

La crudezza della guerra, amicizie devote, amori appassionati, il coraggio e la fedeltà nella trama di un romanzo ambientato ai tempi di Roma del grande Giulio Cesare. La storia si può ripassare (o conoscere) grazie ad un'avvincente chiave narrativa.  L’ombra di Cesare è il primo capitolo di un’avvincente trilogia che ha come protagonista il più grande condottiero dell'antichità. Si narrano le vicende della conquista della Gallia e le guerre civili che portarono Roma ad essere la potenza che abbiamo studiato a scuola, ma che segnarono anche la fine della Repubblica. La raccolta “Dictator” comprende altri due romanzi: Il nemico di Cesare e Il trionfo di Cesare. Segue la storia delle conquiste di Cesare e delle più celebri battaglie dell'antichità fino alla guerra che vede contrapposti l'esercito dell' imperator che ambiva a diventare il più grande condottiero di Roma e quello repubblicano. Al centro di tutto il personaggio più emblematico e rappresentativo del

Wonder, di R. J. Palacio

“ Non ho distrutto la Morte Nera né niente del genere, ma sono appena riuscito a uscire indenne dalla prima media. Cosa non facile e questo anche senza essere me .” Così parla August, protagonista di Wonder, un diario a più voci che racconta la storia di un bambino che dentro si sente come tutti gli altri, ma fuori non lo è. Pensate a come può sentirsi un undicenne che entra a scuola sapendo di portare l’apparecchio ai denti, oppure un paio di occhiali spessi un dito. Quale problema può essere a quell’età un brufolo sulla punta del naso o qualche chilo di troppo. August è nato con una rara sindrome genetica che deforma il viso. Per questo motivo la famiglia non lo ha mandato a scuola fino alla prima media. Una forma di protezione che però lo ha tenuto lontano dalla realtà. Ma se la natura toglie, la natura dà: August, pur essendo nato con questo problema che gli condiziona le normali relazioni sociali, ha la fortuna di avere una famiglia speciale. Per questo i genitori, pur sapen