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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Molto forte, incredibilmente vicino, di Jonathan Safran Foer

  Non so ancora se finirò di leggere questo libro. Nel caso lo finisca, completerò la recensione, altrimenti rimarrà sospesa come la mia lettura. La voce del bambino che ha perso il padre nell'attentato alle Torri Gemelle del settembre del 2001 è struggente. Oskar ha 11 anni ed è chiuso nel trauma che lo ha colpito, privandolo di un padre con cui aveva un rapporto speciale, un legame che lui tenta disperatamente di mantenere anche dopo la sua morte attraverso nuove "ragioni di vita", ingenue e paradossali, come solo i bambini possono fare: trovare la serratura giusta per una chiave rinvenuta tra gli oggetti del padre e una persona di nome Black. Oskar è un bambino a suo modo geniale: si autodefinisce inventore, scienziato, collezionista, ma la sua sembra una genialità quasi autistica. E' una forma di autismo che deriva dal trauma non elaborato e da una indole surreale e poetica, che pare condividere con la nonna materna, la quale entra nel romanzo con la stori