Un romanzo di formazione che, onestamente, non ha la forza dei precedenti lavori della stessa autrice. Crescere per diventare cosa, per assomigliare a chi? Sempre Napoli come cornice, affascinante e duplice: c’è un sopra e un sotto, un “alto” e un “basso” che si mescolano pur nella loro diversità. I personaggi non sono convincenti, la trama mi pare flebile. Rimane la scrittura e la capacità di descrivere emozioni e stati d’animo in modo acuto e sensibile. Il tema dell’ipocrisia della vita dei grandi di fronte allo sguardo di un’adolescente che sta cercando la propria identità è un terreno d’esplorazione di grande interesse.
Libri, recensioni e qualche divagazione per lettori curiosi