False prospettive, gioco di
specchi con diversi livelli che rimandano l’uno all’altro e creano un’illusione,
come nei disegni di Escher.
Il romanzo ha due protagonisti
legati da un rapporto di reciproca dipendenza: entrambi scrivono un romanzo che
ha l'altro come protagonista. I capitoli e le loro vite si alternano, ma devono
essere letti in sequenza perché il destino di ognuno dei due dipende
dell'altro, ma il meccanismo si inceppa nella mancanza di coerenza che, pur nella
visione surreale, mina la “credibilità” della storia. Perché anche una storia
di pura fantasia, lontana dai canoni del realismo, deve essere credibile,
ovvero deve convincere il lettore e portarlo per mano nella storia.
Il libro ha una sua assoluta attualità,
nonostante sia stato scritto oltre 20 anni fa, in quanto racconta in anticipo
Tangentopoli, il degrado della classe politica italiana e le origini
dell’antipolitica. Non a caso alla fine degli anni ottanta non ha trovato una
casa editrice disposta a pubblicarlo. Adesso è semplicemente storia passata e
nello stesso tempo ancora contemporanea, perché nulla da allora è cambiato, se
non in peggio. L’unica differenza è che adesso lo sfacelo lo vediamo alla luce
del sole.
… Però io non sono riuscita ad andare
avanti e mi sono arenata a pagina 74. Se la lettura non è proseguita,
evidentemente il libro non è riuscito a toccarmi. Personaggi noiosi?
Architettura narrativa troppo artificiale? Non so… Forse lo riprenderò e nel
caso, completerò la mia opinione in merito.