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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Splendido visto da qui, di Walter Fontana

Se non avessi letto su internet che l’autore ha lavorato in pubblicità, avrei pensato che sicuramente l’autore è uno che - quanto meno - ha lavorato in pubblicità. Le sue descrizioni fluttuano tra loghi, insegne, prodotti, marchi e oggetti-simbolo che hanno creato e creano le atmosfere di un dato periodo, di un’epoca della nostra società mass-globalizzata. Perché il Novecento non è altro che una serie di mini-epoche che si sono susseguite, decennio per decennio, una dopo l’altra: Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta e Zero. Ogni epoca con la sua mitologia consumistica viene raccontata attraverso gli oggetti di uso comune e di design, la musica, la televisione, l’abbigliamento, per definirne il clima: i piumini Monclaire, gli Oro Saiwa (“ freschi perché impacchettati caldi” ) e il video di Like a Virgin di Madonna parlano di Ottanta, mentre Sessanta ha il sapore del dentifricio Colgate e la faccia sorridente delle gemelle Kessler che ballano come ananas piumati in TV, tanto per

Autosole, di Carlo Lucarelli

  Il bambino con la pistola seduto nel sedile dietro della Ka metallizzata di famiglia, il buttafuori con i bicipiti gonfi e la voce gentile che viaggia sulla Fiesta rossa; Glades, la cantante dei Moschettieri del Folk, ex commessa, che dorme sul pulmino conferito (non omologato) diretto alla prossima balera, il pullman frigobar e tv con il vecchietto che ruba salamini all’autogrill e l’autista che odia gli anziani, il trans Luana che sta con il camionista, la donna abbandonata che vuole abbandonare in autostrada il cane del suo ex per vendetta. E, ancora, i tre malavitosi che parlano di cucina e nipoti mentre viaggiano in terza corsia sull’Ulisse blu, la modella che avvelena il marito ricco e prepotente, il vecchio Dalmo e la moglie russa scelta su catalogo… Tante storie s’intrecciano nei racconti di Lucarelli, come s’intrecciano nella vita le storie delle persone che ogni giorno passano lungo l’autostrada, sopra e sotto i cavalcavia, si fermano in autogrill. Con il suo stile in