Se non avessi letto su internet che l’autore ha lavorato in pubblicità, avrei pensato che sicuramente l’autore è uno che - quanto meno - ha lavorato in pubblicità. Le sue descrizioni fluttuano tra loghi, insegne, prodotti, marchi e oggetti-simbolo che hanno creato e creano le atmosfere di un dato periodo, di un’epoca della nostra società mass-globalizzata. Perché il Novecento non è altro che una serie di mini-epoche che si sono susseguite, decennio per decennio, una dopo l’altra: Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta e Zero. Ogni epoca con la sua mitologia consumistica viene raccontata attraverso gli oggetti di uso comune e di design, la musica, la televisione, l’abbigliamento, per definirne il clima: i piumini Monclaire, gli Oro Saiwa (“ freschi perché impacchettati caldi” ) e il video di Like a Virgin di Madonna parlano di Ottanta, mentre Sessanta ha il sapore del dentifricio Colgate e la faccia sorridente delle gemelle Kessler che ballano come ananas piumati in TV, tanto per
Libri, recensioni e qualche divagazione per lettori curiosi