In due romanzi brevi di Carlo Lucarelli compaiono per la prima volta altrettanti personaggi che aprono delle serie: Grazia Negro e Coliandro. Comune è l'ambientazione, città dell’Emilia dall’aspetto estremamente noir: Bologna e Modena. La genesi di queste figure è interessante in quanto compaiono come coprotagonisti, ma evidentemente le loro personalità risultano particolarmente intriganti. Coliandro è inizialmente sovrintendente di polizia relegato all’ufficio passaporti a causa di episodi in cui evidentemente non ha brillato in perspicacia e lucidità. Di fianco a lui c’è Nikita, ragazza dalle mille risorse. Lui è “machista, rambista e anche un po’ razzista”, come scrive Lucarelli nella prefazione, in cui spiega come un simile personaggio così “politicamente scorretto” possa essergli piaciuto al punto da farne un protagonista. In effetti lo tratta con ironia e l’averlo fatto tonto lo salva fino a renderlo persino simpatico. Dopo l'omonimo racconto, la ritroviamo anche
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