Passa ai contenuti principali

Wonder, di R. J. Palacio


Non ho distrutto la Morte Nera né niente del genere, ma sono appena riuscito a uscire indenne dalla prima media. Cosa non facile e questo anche senza essere me.” Così parla August, protagonista di Wonder, un diario a più voci che racconta la storia di un bambino che dentro si sente come tutti gli altri, ma fuori non lo è. Pensate a come può sentirsi un undicenne che entra a scuola sapendo di portare l’apparecchio ai denti, oppure un paio di occhiali spessi un dito. Quale problema può essere a quell’età un brufolo sulla punta del naso o qualche chilo di troppo.
August è nato con una rara sindrome genetica che deforma il viso. Per questo motivo la famiglia non lo ha mandato a scuola fino alla prima media. Una forma di protezione che però lo ha tenuto lontano dalla realtà. Ma se la natura toglie, la natura dà: August, pur essendo nato con questo problema che gli condiziona le normali relazioni sociali, ha la fortuna di avere una famiglia speciale. Per questo i genitori, pur sapendo che non sarà facile, decidono che è giunto il momento per lui di tuffarsi nel mondo reale e lo iscrivono a scuola, naturalmente scegliendo con cura l’ambiente giusto, in grado di accoglierlo e rendergli l’impatto meno duro. Sarà impossibile controllarne tutte le componenti e l’importanza dell’esperienza di August è proprio quella di affrontare le inevitabili difficoltà che, come ammette anche lui stesso, già ci sono per qualunque undicenne che inizia la prima media, senza essere come lui!

Così comincia un’avventura che è tutta in salita, con false gentilezze e atti di bullismo, con un primo isolamento del ragazzo visto come un “appestato”, ma anche con piccoli grandi gesti di sincera apertura che diventano amicizie vere e durature. Amicizie che non si fanno condizionare dalla superficie e sanno vedere oltre. Amicizie che poco per volta trasformano le iniziali diffidenze in un’accoglienza autentica e incondizionata. A vincere è il lato buono che scaccia la paura, sconfigge il lato oscuro della Forza, come in Guerre Stellari, il libro preferito di August. Vince l’importanza dell’educazione alla gentilezza, che coinvolge la famiglia come la scuola, dove si impara ad accogliere invece di respingere, che la diversità è negli occhi di chi guarda.

Post popolari in questo blog

L’avventura di due sposi, Gli amori difficili di Italo Calvino

Arturo ed Elide sono due giovani sposi, entrambi operai, e a causa dei turni di lavoro sfasati non riescono a incontrarsi che per brevi attimi ogni giorno, quando uno entra in casa e l’altro sta per uscire. La loro vita è, dunque, scandita dagli orari della fabbrica, caratterizzata da azioni abitudinarie e ripetitive che si caricano però di struggente intensità, garbatamente colta e acutamente espressa dall a voce dello scrittore ligure. Vale la pena riportare alcuni passi in cui la descrizione realistica di piccole azioni e gesti quotidiani si carica di un phatos commovente e persino drammatico, come in una pellicola neorealista. L’intensità dei fuggevoli sguardi, le piccole carezze, la presenza nell’assenza, i sentimenti trattenuti, non possono lasciare indifferente chi conosce l’emozione dell’amore. Forse, Arturo ed Elide, imprigionati dal condizionamento del turno in fabbrica, diventano l’emblema di tutte le coppie e del loro eterno desiderio di ritrovarsi. “

Lo scudo di Talos, di Valerio Massimo Manfredi

Un viaggio nella storia antica insieme a Valerio Massimo Manfredi, scrittore e archeologo, che ha creato personaggi affascinanti e nel contempo verosimili, per rivivere in un’avvincente lettura alcuni degli episodi più significativi di un remoto passato. Segue la descrizione della prima parte del libro, con l’obiettivo di stimolare la curiosità da parte del lettore che vorrà poi arrivare fino all’ultima pagina. Ambientato a Sparta, la storia inizia poco prima delle guerre persiane. Protagonista è Talos, figlio di uno spartiato, Aristarchos, abbandonato nel bosco da piccolo perché nato con un piede zoppo. Il bambino non sa nulla delle sue origini e viene ritrovato da Kritolaos un vecchio pastore Ilota, che lo cresce come un figlio. Kritolaos svelerà a Talos di essere il custode dell’armatura di Aristodemo, re dei Messeni, il popolo da cui provengono gli Iloti, senza svelargli fino in fondo il suo segreto. Il vecchio regala a Talos l’arco che fu del mitico Re e inizia ad ins

Hanno tutti ragione, di Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino che scrive è un altro. Non è il regista, nonostante la parentela con la malinconia, la propensione al tempo rallentato e alla divagazione. Personalmente, preferisco lo scrittore, dotato di una sagace ironia che non percepisco nei film, anche se qui, nella parola scritta, si trovano già tutti i temi che verranno sviluppati in ambito cinematografico, come quello della vecchiaia, che attraversa tutto il libro, e l'anticipazione del clima estenuato della Roma de La grande bellezza. Tony Pagoda docet, alternando geniali intuizioni e spericolate metafore in un discorso praticamente senza congiuntivi e con una punteggiatura creativa. Tony segue il suo ritmo. Ecco qualche frammento tratto da Hanno tutti ragione. "Non sopporto i fidanzati, poiché ingombrano. Non sopporto le fidanzate, poiché intervengono. Non sopporto quelli di ampie vedute, tolleranti e spregiudicati. Sempre corretti. Sempre perfetti. Sempre ineccepibili. Tutto consentito, tranne l'omicidio