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Questo incanto non costa niente, di F. Guccini e L. Macchiavelli


Un racconto in nero, com’è definito nella raccolta “Stesso sangue” dedicata al noir nella quale è contenuto, scritto a quattro mani. Ci immergiamo nelle atmosfere del primo periodo fascista in un’Italia che poco per volta sta scivolando verso la perdita della libertà e la catastrofe della guerra. La storia è ambientata nell’Appennino tosco-emiliano, nei luoghi di villeggiatura dell’alta borghesia bolognese: dietro a centri termali, cinematografi e sciroppi all’Amarena Fabbri, si nascondono torbide situazioni e oscuri conflitti tra chi è pro e chi contro il regime. Al giovane maresciallo Santovito, in cui traspare una crescente avversione al fascismo, è affidata segretamente l’indagine per scoprire se l’incidente d’auto costato la vita al giovane camerata Romano Pareschi sia in realtà un omicidio politico. Il confine con il male, la deriva totalitarista che spazza via ogni ingenuità dei giovani dell’epoca, sono le note dominanti di un racconto coinvolgente dalla prima all’ultima riga.

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