"L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora
trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le
faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. E,
come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni.
Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii
affamato. Sii folle". Steve Jobs
Arturo ed Elide sono due giovani sposi, entrambi operai, e a causa dei turni di lavoro sfasati non riescono a incontrarsi che per brevi attimi ogni giorno, quando uno entra in casa e l’altro sta per uscire. La loro vita è, dunque, scandita dagli orari della fabbrica, caratterizzata da azioni abitudinarie e ripetitive che si caricano però di struggente intensità, garbatamente colta e acutamente espressa dall a voce dello scrittore ligure. Vale la pena riportare alcuni passi in cui la descrizione realistica di piccole azioni e gesti quotidiani si carica di un phatos commovente e persino drammatico, come in una pellicola neorealista. L’intensità dei fuggevoli sguardi, le piccole carezze, la presenza nell’assenza, i sentimenti trattenuti, non possono lasciare indifferente chi conosce l’emozione dell’amore. Forse, Arturo ed Elide, imprigionati dal condizionamento del turno in fabbrica, diventano l’emblema di tutte le coppie e del loro eterno desiderio di ritrovarsi. “
Commenti
Posta un commento