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L’arte di essere fragili, Alessandro D’Avenia



Alessandro d'Avenia ci propone un'interessante rilettura attualizzata di Giacomo Leopardi, in sintonia con lo sguardo dei giovani (e non solo) di oggi, sui quali il poeta di Recanati può ancora esercitare fascino e attrattiva, per aiutarli a capire meglio se stessi, le loro fragilità e il mondo, che in fondo è governato dalle medesime logiche: l’eterna ricerca di equilibrio tra cuore-ragione, natura-intelletto, finito-infinito.

D'Avenia mette in luce il potere dell'immaginazione, quella che aveva illuminato Leopardi conferendogli quel l'energia che ancora oggi è vitale, e offre spunti preziosi per conoscere e apprezzare il poeta, per chi fa scuola come mestiere e per chi la frequenta da studente. Dispensa soprattutto parole piene di speranza, a volte un po’ troppo enfatiche, per chi ha ancora il desiderio di lasciarsi trasportare da questa corrente. L'autore, a mio parere, tende a perdersi, anzi a 'naufragar in questo mare', in pericoloso bilico tra l'arguta e appassionata intuizione, il commento originale, quello ad effetto e il sermone domenicale.

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