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Il segreto della libreria sempre aperta, di Robin Sloan



Il Corno d’Oro di Griffo è stato creato con sublime maestria. […] la sua magia sta unicamente nella sua fattura. […] Griffo ha partorito uno strumento così perfetto che persino i morti tornano in vita per ascoltarne il suono ammaliatore. L’ha forgiato con le proprie mani, senza l’aiuto di incantesimi o del canto del drago […]”, cit. Le cronache del canto del drago di Clark Moffat

Il vecchio mondo della conoscenza contenuto nei libri di carta e il nuovo mondo di internet e delle nuove tecnologie, dove qualsiasi informazione è a portata di click. Tre giovani trentenni, perfetti esponenti del nuovo, sono alle prese con un mistero che riguarda antichi libri, addirittura i primi libri stampati, alla ricerca del codex vitae, il segreto della vita eterna. Detta così, la faccenda indubbiamente fa scappare un sorrisetto ironico, ma è proprio l’ironia a non mancare al nostro autore. Qui la posta in gioco è un’altra. Si tratta della Vecchia Conoscenza contro il Nuovo Sapere per arrivare a quella che potrebbe essere la Conoscenza Definitiva. Da un lato c’è una libreria piena di vecchi libri polverosi, l’odore della carta nell’aria e un anziano librario silenzioso, con gli occhialetti e la sciarpa di lana al collo, dal nome che è tutto un programma: Panumbra. Dall’altro c’è il nuovo che avanza, inesorabile, e il giovane Cley, web designer in cerca di occupazione, allegro e un po’ impacciato, appassionato del fantasy e i amici pieni di risorse. La misteriosa libreria, con scaffali bui e vertiginosi che contengono il Catalogo dell’Oltretutto, sempre aperta anche di notte, si trova nientemeno che nella Silicon Valley, a San Francisco, il luogo più improbabile per un negozio del genere, nelle vicinanze della brulicante, multicolorata e ipervitaminica sede di Google.

Fin da subito Clay, a cui tocca il turno di notte, si accorgerà che la libreria è frequentata da personaggi insoliti e stravaganti, che sembrano appartenere a una qualche accolita o setta segreta. Le sue intuizioni trovano terreno fertile nella nuova fidanzata, la brillante e fumettistica Kat Potente, laureata (ovviamente) a Stanford, googler entusiasta, specializzata in decodifica di codici, animata da una cieca e totale fiducia nel progresso ipertecnologico. Poi ci mettiamo l’amico delle scuole medie di Clay, Neel, che con lui condivide da sempre la passione per i fantasy e l’avventura, diventato un brillante imprenditore dedicato a software grafici per la ricostruzione anatomica. A quel punto il quadro è perfetto: c’è il mago (Kat), il dugeong master (Neel) e l’avventuriero (Clay); poi c’è il signor Penumbra e il mondo misterioso che si nasconde dietro di lui, quello della confraternita della Costola Intatta, composta di fanatici bibliofili che da cinque secoli cercano di penetrare il mistero di un codice scritto dal primo vero editore di libri della storia, Aldo Manuzio, che ci riporta alla Venezia tra XV e XVI secolo. La nuova tecnologia, la rete e tutte le potenzialità algoritmiche messe in campo da Google come un’invincibile armata, in un tempo infinitamente ridotto, possono risolvere quell’enigma che gli uomini non sono riusciti a comprendere in secoli di studi devoti e appassionati? Anzi, saranno in grado di craccare il codice di Manuzio, rimasto fermo per cinquecento anni? E poi, chi è questo Griffo, citato ne Le cronache del canto del drago, il libro che ha saldato l’amicizia tra Clay e Neel? Cosa centra con la confraternita e l’editore veneziano? Non è azzardato dire che la tipografia nel 1500 era “l’internet di quei tempi”, due rivoluzioni della comunicazione umana. Griffo era l’incisore di Manuzio, colui che ha creato il primo corsivo tipografico, così armonico e perfetto da avere influenza decisiva nella futura storia della tipografia. Ma non dico più nulla per non guastare il piacere di scoprirlo leggendo il libro, magari nella sua versione in ebook! 

 


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