La Bambina è il soprannome che viene dato
ad un giudice, una donna che, nonostante la sua giovane età, si trova ad affrontare
situazioni molto complesse nella Bologna del 1980, poco prima della strage alla
stazione. A farne da scorta è Ferro, un poliziotto cinquantenne che non riesce
ad evitare il suo ferimento durante un attentato. Il suo lato paterno risveglia
nell’uomo un istinto protettivo verso quella che sembra davvero una bambina, e
le salva la vita portandola via dall’ospedale in un luogo segreto, a costo
della sua stessa vita. A quel punto Valentina dimostra una tempra tutt’altro
che infantile e affronta in una condizione di clandestinità, con determinazione
e coraggio, una battaglia contro la criminalità, poliziotti corrotti e servizi
deviati. Tornano temi e personaggi ricorrenti in Lucarelli: eroine femminili
dotate di grande intelligenza e coraggio, lo sfondo di Bologna e la deviazione
di parte delle istituzioni dello Stato. Da segnalare un altro motivo tipico
dello scrittore: l’intercalare di citazioni musicali a completare e rendere più
intensa l’atmosfera creata dal testo.
Arturo ed Elide sono due giovani sposi, entrambi operai, e a causa dei turni di lavoro sfasati non riescono a incontrarsi che per brevi attimi ogni giorno, quando uno entra in casa e l’altro sta per uscire. La loro vita è, dunque, scandita dagli orari della fabbrica, caratterizzata da azioni abitudinarie e ripetitive che si caricano però di struggente intensità, garbatamente colta e acutamente espressa dall a voce dello scrittore ligure. Vale la pena riportare alcuni passi in cui la descrizione realistica di piccole azioni e gesti quotidiani si carica di un phatos commovente e persino drammatico, come in una pellicola neorealista. L’intensità dei fuggevoli sguardi, le piccole carezze, la presenza nell’assenza, i sentimenti trattenuti, non possono lasciare indifferente chi conosce l’emozione dell’amore. Forse, Arturo ed Elide, imprigionati dal condizionamento del turno in fabbrica, diventano l’emblema di tutte le coppie e del loro eterno desiderio di ritrovarsi. “
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